Emilio Cammi nominato Direttore Assistenziale

Il Direttore Assistenziale concorrerà alla definizione della governance dell’Azienda, in forte sinergia ed integrazione con il Direttore Generale, il Direttore Sanitario e il Direttore Amministrativo, per gli aspetti attinenti al governo dei processi assistenziali.

Inserire gli Infermieri nella direzione strategica aziendale rafforzerà la governance dei processi assistenziali attraverso un lavoro di squadra ai vertici dell’Azienda. Si tratta di un importante riconoscimento per gli Infermieri e per tutte le professioni sanitarie che, già da tempo, dimostrano competenza e dedizione all’interno delle Aziende sanitarie, chiamate a rispondere ai nuovi bisogni, sempre più complessi e in continua evoluzione, dei cittadini.

Un plauso anche alla politica regionale che con la modifica della legge 29/2004 ha compreso il senso e l’importanza di tale cambiamento.

Walter Rossi

Presidente OPI Parma

Docufilm: Ovunque per il bene di tutti

Le storie degli infermieri di comunità che si sono distinti nei diversi campi dell'assistenza sul territorio, abbracciando ambiti particolarmente sensibili fra cui la salute mentale, la pediatria, l'ausilio domiciliare, gli anziani e la scuola, con l'obiettivo di offrire un servizio di assistenza sanitaria vicino ai cittadini e ai loro bisogni di salute.

Ovunque per il bene di tutti

Regia: Gianluca Rame

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La determinazione di Federico, una storia di resilienza.

Fidenza, patria di storie di coraggio e determinazione, vede emergere un giovane infermiere che sta facendo parlare di sé  per la sua storia di vita unica. Federico Spigardi, ventottenne neolaureato, è il primo infermiere sordo ad essere entrato nell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Parma, portando con sé una carica di tenacia e determinazione.

Il suo percorso viene raccontato in un lungo articolo edito su Gazzetta di Parma di oggi a firma Nicola De Ieso e inizia nel 1996 quando, nato da una giovane madre, si trova a fronteggiare le sfide della vita fin da subito. Cresciuto nei primi anni a Salsomaggiore, la madre, travolta dalla difficoltà di affrontare da sola la situazione, si trasferisce in provincia di Imola alla ricerca di sostegno. Federico, nel frattempo, vive una circostanza che cambierà radicalmente il corso della sua esistenza durante una recita di Natale all’età di soli tre anni. In quel momento, improvvisamente, smette di cantare e piomba nel silenzio. La causa di questo mutamento è rimasta sconosciuta, ma gli specialisti dell’ospedale Maggiore applicano una protesi acustica nella speranza di recuperare la sua capacità uditiva.

Trascorsi gli anni, il tribunale dei minori di Bologna decide che Federico ha bisogno di una famiglia stabile per affrontare le sfide che la vita gli ha riservato. Accolto da una coppia di agricoltori in provincia di Parma, Federico trova in loro un punto di riferimento solido, un padre affidatario in grado di trasmettergli quella tenacia che lo caratterizza.

Dopo il diploma, Federico decide di tornare a vivere tra Fidenza e Salsomaggiore, vicino ai nonni materni, e inizia a lavorare come trattorista. Tuttavia, nel 2012, sente il bisogno di dedicarsi agli altri. Da volontario a Fidenza e successivamente al Comitato Croce Rossa di Parma, il giovane infermiere riceve la chiamata alla vocazione tramandatagli dal nonno materno.

Il punto di svolta nella vita di Federico arriva con la pandemia di COVID-19 quando inizia a lavorare con impegno per la Pubblica Assistenza di Fidenza per tre anni. La sua dedizione alla causa sociale cresce, portandolo a iscriversi al corso di laurea in scienze infermieristiche. Tuttavia, un altro ostacolo si frappone sulla sua strada. A soli 24 ore dal primo vaccino, viene colpito da sindrome vestibolare, un evento che lo lascia senza udito. Nonostante le difficoltà, Federico continua a perseguire il suo sogno di diventare infermiere.

La sua forza e resilienza emergono ancora una volta quando, a maggio, un impianto cocleare bilaterale gli restituisce gradualmente la capacità di udire. Con il coraggio di un leone, Federico riesce a completare gli esami universitari, affrontando un lungo periodo senza poter ascoltare le lezioni. Nel novembre scorso, con onore e dedizione, si laurea.

Il lieto fine della sua storia si materializza pochi giorni dopo il conseguimento della laurea: l’ospedale di Vaio a Fidenza decide di assumerlo come infermiere nel reparto di Chirurgia. A meno di trent’anni, Federico Spigardi diventa un esempio vivente di forza, resilienza e amore per la vita. La sua storia è un inno alla determinazione e all’abilità di superare le avversità, ispirando colleghi e pazienti a credere nell’importanza della dedizione e del coraggio nel perseguire i propri sogni.