È Marina Iemmi la nuova Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Parma, candidata nella lista “Orgogliosidiessereinfermieri”. In questo importante compito la neo Presidente sarà coadiuvata dal Vicepresidente Walter Rossi, dal Segretario Salvatore Gaglio e dal Tesoriere Roberto Peritore. Non mancherà inoltre, il sostegno degli altri 11 membri del Consiglio così rappresentato:
- Allocca Vincenzo
- Busi Emanuele
- Contini Chiara
- Dicembrino Rita Bruna
- Facini Onelia Rita
- Gravinola Massimiliano Raffaele
- La Sala Rachele
- Romano Rita
- Salvo Salvatore
- Vaccarello Paolo
- Zito Matteo
Alla Commissione d’Albo, novità introdotta dalla legge n.3 del 2008, sono attribuiti numerosi compiti che caratterizzano l’Ordine delle Professioni Infermieristiche, e che nello specifico verranno assolti dal Presidente della Commissione d’Albo Marcello Scardino, coadiuvato dal Vicepresidente Fabio Toscano, dal Segretario Domenico Cannizzaro e dai sei membri della Commissione:
- Bussandri Antonella
- Bellitti Giuseppina
- Cassano Barbara
- Curia Giuseppe
- Spalluto Mirella
- Tufaro Carmela
I Revisori dei Conti che rappresentano l’organo di controllo sono rappresentati da Marco Perdichizzi, Marcello Sansone e, in qualità di supplente, Bianca Conti.
A questa squadra di professionisti che rappresenta in toto tutte le realtà lavorative del territorio parmense il compito di dare continuità e stabilità all’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Parma, e di richiamare per l’Infermiere, sempre agli avamposti dell’assistenza, l’attenzione dell’opinione pubblica e dei cittadini.
Al termine della seduta la neo Presidente Marina Iemmi ha voluto ricordare il valore della professione e lo ha fatto attraverso una citazione della Presidente della Federazione degli Ordini delle Professioni Infermieristiche, Barbara Mangiacavalli:
“Siamo infermieri prima di tutto e crediamo nella forza della relazione, dell’ascolto, dell’inclusione, dell’autorevolezza che vince sull’autorità. Crediamo in un gruppo allargato, partecipato, che lasci spazio ad autonomie di pensiero e di cultura. Rifuggiamo personalismi, autocrazie, populismo, demagogia e lotte intra-professionali. Crediamo nello spirito di servizio istituzionale, lo studio continuo, la delega alla comunità professionale con le giuste competenze. Crediamo nei percorsi che si prefiggono obiettivi di sistema che si raggiungono nel medio–lungo termine e che si ottengono con serietà, impegno, senso istituzionale, dignità e rispetto per l’onesta intellettuale degli infermieri che rappresenteremo”.