Pronuncia della Corte Costituzionale su obbligo vaccinazione COVID

Pronuncia della Corte Costituzionale su obbligo vaccinazione COVID

Respinte perché ritenute inammissibili e infondate tutte le questioni sollevate sia pure con modalità diverse


L’ufficio stampa della Corte Costituzionale ha reso noto nella tarda serata di ieri attraverso un comunicato che «ritenuto inammissibile, per ragioni processuali, la questione relativa alla impossibilità, per gli esercenti le professioni sanitarie che non abbiano adempiuto all’obbligo vaccinale, di svolgere l’attività lavorativa, quando non implichi contatti interpersonali. Sono state ritenute invece non irragionevoli, né sproporzionate, le scelte del legislatore adottate in periodo pandemico sull’obbligo vaccinale del personale sanitario».

La Corte ha dovuto pronunciarsi su diversi dubbi posti da cinque uffici giudiziari alla presenza di circa quaranta avvocati rappresentanti gli operatori sanitari che avevano eccepito la costituzionalità dell’obbligo di vaccinarsi contro il COVID.

Erano diversi i dubbi posti dai tribunali, alcuni riguardavano la stessa legittimità dell’obbligo, altri la proporzionalità delle sanzioni, soprattutto con riferimento ai lavoratori a distanza, e la sicurezza dei vaccini.

La Corte ha respinto tutte le questioni poste ritenendole inammissibili e infondate di conseguenza l’obbligo vaccinale introdotto nel 2021 per gli esercenti le professioni sanitarie rimane legittimo.