Lunedì 27 maggio, workshop Aniarti all’Aula Congressi dell’Ospedale
L’intervento sanitario di emergenza, spesso usato come metro di paragone del buon funzionamento della sanità, contempla una macchina organizzativa complessa, che opera dietro le quinte, e che vede una costante crescita delle competenze manageriali degli infermieri.
Per riflettere su questi aspetti si terrà, lunedì 27 maggio, alla sala congressi dell’Ospedale Maggiore di Parma, un appuntamento nazionale per gli infermieri dell’emergenza, che operano in 118, pronto soccorso, medicina d’urgenza, rianimazione e terapia intensiva. L’Aniarti (Associazione nazionale infermieri di area critica) organizza il 2° workshop “Management infermieristico in area critica”, con il duplice scopo di evidenziare le responsabilità dirigenziali degli infermieri nel settore della sanità di emergenza-urgenza e di esplorare criticità e possibilità di crescita professionale.
«Le competenze di management – spiega Antonella D’Errico, membro del direttivo nazionale dell’Aniarti con la funzione di responsabile nazionale dell’area formazione, e responsabile assistenziale del dipartimento Cardio-nefro-polmonare dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma – sono strategiche per un’ottimale gestione di servizi ad alta complessità. La sanità del 21° secolo è sempre più improntata anche su percorsi di gestione che contemplano competenze maggiori proprio sugli aspetti del management, importanti perché a noi infermieri in area critica sono affidate responsabilità crescenti e ambiti di gestione diretta dei servizi».
«Per questo motivo – prosegue D’Errico – vanno sviluppate capacità di gestione dei percorsi assistenziali e delle risorse, dal personale alle tecnologie, ottimizzando sia l’assistenza che la la gestione di percorsi complessi, eliminando le fonti di spreco, il tutto sulla base delle migliori evidenze scientifiche allo scopo di erogare un servizio al cittadino di elevato valore, per ottenere un buon intervento sanitario. La traslazione della regola delle tre E: efficienza, efficacia ed economicità dal settore economico a quello sanitario potrebbe diventare un patrimonio importante ed un grande valore aggiunto per tutti gli ambiti della dirigenza infermieristica».
Gli infermeri che lavorano in Area critica, a Parma e provincia sono circa 500.
Il workshop, che si avvale della collaborazione di Collegio Ipasvi di Parma, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e Università di Parma vedrà due sessioni.
Questo il programma del mattino: alle 9.30 i saluti delle autorità; alle 9.45 l’avvio delle relazioni con l’intervento di Silvia Scelsi Vicepresidente Aniarti che presenterà il documento Aniarti/Ipasvi sugli standard quali-quantitativo in Pronto Soccorso: confronto sulle presenze e sulle competenze. Un documento messo a punto in collaborazione con il Ministero della Salute.
A seguire interverranno Luca Gelati infermiere coordinatore di Pronto soccorso e 118 di Mirandola- Finale Emilia (Modena), Alberto Lucchini infermiere coordinatore di Anestesia e rianimazione Ospedale S. Gerardo di Monza, Maria Mongardi dell’Agenzia Sanitaria della Regione Emilia-Romagna e Manuela Furlan della Scuola Superiore Sant’Anna Pisa.
Al pomeriggio si riprende alle 14.30 con la relazione di Antonello Zangrandi e Veronica Scardigli, del Dipartimento di Economia dell’Università di Parma che presenteranno la ricerca effettuata a scala nazionale “Il contributo dei servizi infermieristici al processo assistenziale: “problemi organizzativi””. A seguire l’intervento di Laura Tibaldi direttore assistenziale dell’Azienda Usl di Piacenza che di fatto aprirà al confronto discussione tra direttori infermieristici e responsabili di dipartimento con la stessa Tibaldi e Alberto Lucchini, Antonella D’Errico, Egidio Pedroni.
Alle 16, infine, una Tavola Rotonda su “Inquadramento contrattuale quale possibile prospettiva”? con gli interventi dei sindacalisti Andrea Bottega, segretario nazionale Nursind, Cecilia Taranto responsabile nazionale Funzione Pubblica Sanità Cgil, Daniela Volpato responsabile nazionale Funzione Pubblica Sanità Cisl.
Interventi di emergenza, cresce il ruolo degli infermieri manager
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